La vita è un dono…

Carissimi,
ai più sinceri auguri di un lieto Natale e di un sereno 2020, anche quest’anno desidero aggiungere un pensiero più sostanzioso, la lettera che don Stefano, un mio caro amico prete missionario in Zambia, ha inviato a fine novembre a tutti i suoi amici in Italia.
Come sempre fanno i missionari, anche questo scritto allarga gli orizzonti e ci invita a vedere il mondo in un altro modo, più vero, più cristiano.
Per chi cerca un Natale meno superficiale… buona lettura!

Il Rettore Don Guido Gregorini

26 novembre 2019
Non è stato facile svuotare le valige al ritorno dall’Italia. Sono rimaste qualche giorno aperte e vuote in camera poi le ho messe nello sgabuzzino pensando che dovrà passare un anno prima di ritirarle fuori. Dovendo prepararle prima nella versione Zambia to Italia e poi Italia to Zambia ho potuto fare una interessante constatazione: in entrambi i casi contenevano solo regali. Partendo per l’Italia c’erano tutti i regali per gli amici italiani e tornando in Zambia avevo esattamente il massino del peso consentito (23 kg per due valige) tutti di regali ricevuti per me (Toscani di ogni tipo e taglia introvabili in Zambia, alimentari made in Italy, una bellissima cassa per la musica e qualche libro) e per la gente di qui (un intero campionario di magliette di tutte le squadre NBA, cappelli di lana fatti a mano, palloni per ogni sport…). Che bel mestiere quello di FedEx di doni: permette di gustarsi la doppia gioia di chi dona e di chi riceve.
Mi sembra una buona immagine di cosa sia la missione e quindi la vita cristiana: riconoscere che la vita è un dono perché nasce dall’amore della Trinità e quindi farla diventare dono e suscitatrice di doni. Come si fa a vivere senza aver scoperto questo? La vocazione è esattamente questo: scoprire a chi voglio donare la vita.
Nella cultura zambiana c’è questa bella tradizione: i doni si ricevono sempre con due mani aperte e non con una mano che “arraffa”. Me ne ero dimenticato qualche domenica fa quando durante la Messa c’era una lunga fila di donne che, per una occasione speciale, portavano una busta con l’offerta per la parrocchia. Io per far prima ho iniziato a prenderle con una mano mentre con l’altra le tenevo evitando di passarle una a una ai chierichetti. Mi sono subito accorto che c’era qualcosa che non andava dalle loro facce!
Gli zambiani, con la loro semplicità da bambini, sono campioni mondiali di richieste. Non si fanno minimamente problema a chiedere di tutto e in tutte le occasioni. Ireen che fa i mestieri nella nostra casa, quado vede le frittelle che don Roberto compra tutte le settimane per dare da lavorare a una ragazza (buone il primo giorno poi diventano piombo…) non si fa problema a chiederne una e poi ci ricorda che a casa ha tre figli e quindi se ne va sempre con un sacchetto con almeno quattro. Mentre ero in Italia ricevevo molti Whatsapp: “Mi puoi portare un cellulare… un portatile… uno sponsor per l’università… un vedovo” (tutto vero!). Chiedono senza farsi problemi senza nessun rancore se gli dici di no.
I bisogni qui sono tantissimi ed è impossibile rispondere a tutti. Difficile e forse impossibile avere un criterio e pensare di risolvere le questioni applicando una regola perché si uccide la vita. Per adesso mi barcameno per tentativi con la preoccupazione di lasciarmi sempre ferire (e talvolta sono ferite che arrivano alla carne) da chi chiede senza mai diventare un funzionario che ha le sue buone ragioni per dire di no.
Quando ci capita di rispondere a una di queste richieste, specie quando distribuiamo il pacco alimentare in questa stagione di carestia, cerco sempre di dire loro che la cosa più importante quando si riceve un dono è alzare lo sguardo su chi te lo sta dando. Grande è il rischio di prendere e portare via perdendosi il “di più” che è la presenza della persona che ti sta facendo quel dono e la ragione per cui te lo sta facendo.
Questa questione del dono e del bisogno è molto seria anche perché non sempre il dono è colmo di gioia come quando si fanno le valige per le vacanze in Italia ma talvolta costa come quando si fanno le valige per tornare in Zambia. L’altra faccia del dono è infatti il sacrificio. In questi giorni abbiamo letto un Vangelo che per me è uno dei più belli e commoventi: l’obolo della vedova lodata da Gesù perché “nella sua miseria ha gettato tutto quello che aveva per vivere”. Pare proprio che la questione non sia quanto si dona ma il fatto che o si dà tutto oppure non conta. Insomma, veramente “o la borsa o la vita” (se non doni la borsa non salvi la vita) o per dirla col Vangelo “chi perderà (non un bel verbo alle nostre orecchie) la propria vita per causa mia e del Vangelo la salverà”. Frasi incomprensibili sulla carta ma che spero questo secondo anno di missione mi aiuti a capire un po’ di più.
A presto (“solo” un anno)                          ds

 

Marko Ivan Rupnik – Natività (mosaico) – Battistero Cattedrale di San Sebastiano – Bratislava (Slovacchia)
INSIEME VERSO IL NATALE

Ecco le proposte che ci accompagneranno, nei prossimi giorni, al Natale che si avvicina, dagli spettacoli di Primaria e Medie (presso l’Auditorium di Seregno), al momento di festa che chiude l’attività didattica 2019, per i più grandi, passando per la Santa Messa natalizia, aperta a tutti, di giovedì 19 dicembre, ricordata sugli inviti degli spettacoli teatrali.

Saranno tutte occasioni di incontro, per un reciproco scambio di auguri per un lieto Natale e un Nuovo Anno ricco di serenità.

Nuovi linguaggi a scuola

«Parlare di coding fra i banchi di scuola e realizzare progetti trasversali e multidisciplinari» dichiara Roberto Pagani, Dirigente Scolastico del Collegio Ballerini «rappresenta oggi uno strumento fondamentale per stimolare negli studenti attività di problem solving, lavoro di gruppo e didattica esperienziale. Il tutto utilizzando un ambiente di apprendimento che è vivo “nel digitale” come oramai lo è la nostra società. La EU Code Week ci ha consentito di promuovere alcuni progetti innovativi e siamo felici che Apple abbia selezionate tre nostri progetti fra i dieci che saranno raccolti nella prima edizione del Coding Playbook italiano».

Come da tradizione degli ultimi anni, il mese di ottobre impegna tutte le scuole d’Europa nella creazione di spazi di apprendimento e laboratori dedicati allo sviluppo del coding e del pensiero computazionale. L’EU Code Week rappresenta, in forte crescita di anno in anno, un appuntamento ricco di progetti e attività realizzati dalle scuole per sostenere l’utilizzo di tutte le moderne forme di linguaggio. Migliaia di esperienze che tutti gli studenti del nostro continente hanno la possibilità di vivere per aprire lo sguardo al futuro attraverso modalità innovative del fare scuola.

L’edizione 2019 della settimana dedicata al codice vede per il Collegio Ballerini un motivo d’orgoglio in più nel percorso che, da oltre otto anni, promuove l’utilizzo di tecnologie nella didattica, tablet e piattaforme di apprendimento cloud.

In occasione della pubblicazione della prima edizione di un libro digitale con le migliori attività italiane di coding, Apple ha infatti selezionato tre esperienze progettuali, fra le dieci totali presenti nel libro, che sono nate in Collegio e che sono state sviluppate dai docenti nei vari ordini di scuola.

Varie le tematiche promosse dalle attività: dall’utilizzo del coding come occasione di sviluppo linguistico e storytelling fino alla creazione di app per potenziare il funzionamento di smartphone e tablet. Sicuramente l’attività più coinvolgente (anche dal punto di vista fisico!) è stata RoboStreet, un laboratorio nel quale l’utilizzo del coding e della robotica ha stimolato, nei ragazzi della scuola secondaria di primo grado, l’apprendimento delle basi dell’educazione stradale all’interno di un percorso appositamente creato.

Lo sviluppo di queste progettualità proseguirà durante i prossimi anni scolastici nei quali queste tematiche saranno sempre più presenti nel curricolo didattico del Collegio anche grazie al lavoro dei docenti, fra cui alcuni formati e certificati Apple, che compongono il Team dell’Innovazione del Ballerini.

VISUALIZZA E SCARICA un estratto del progetto RoboStreet.

FOOD SYSTEM MANAGER – Master IFTS gratuito

Il nuovo anno scolastico apre le porte a OpenLab – JobAcademy il nuovo spazio del Collegio Ballerini dedicato all’alta formazione professionale post diploma. Uno spazio voluto dalle principali associazioni di categoria, dalle imprese e dagli enti del settore che sono alla ricerca di personale sempre più specializzato.

Il Master in Food System Manager, inserito nell’offerta formativa IFTS di regione Lombardia, rappresenta il primo corso proposto ai giovani del nostro territorio. Un corso gratuito e aperto a tutti coloro che sono in possesso di un diploma di IV° anno CFP, V° anno (esame di Stato) oppure con titolo di studio superiori. I corsisti devono risiedere in Lombardia e avere meno di 29 anni di età.

Informazioni, colloqui di orientamento e utilità su: www.openlabitalia.it.

PER INIZIARE BENE…

All’inizio delle attività scolastiche, la santa Messa raccoglie tutti i nostri ragazzi intorno all’altare, per affidare a Dio il nuovo anno scolastico e l’intera scuola.
Riprendiamo le parole chiave dell’omelia del nostro Rettore; li lasciamo come suggerimenti utili, da tener presenti anche durante il corso dell’anno.
La prima è ENTUSIASMO, voglia di iniziare un nuovo percorso: la si legge negli occhi di tutti i ragazzi, ma in particolare delle prime classi… Una parola da coltivare, da non perdere assolutamente, anche quando si presenta sul cammino qualche piccola difficoltà; sarà soprattutto in questo caso che potrà sostenerci.
Poi ecco il richiamo al Ballerini come luogo di ACCOGLIENZA, come ambiente dove si sta bene con gli altri. È una scuola dove si respira un CLIMA di attenzione, di rispetto, di disponibilità… insomma, una bella scuola dove crescere, imparare, conoscere…
Proprio a questa considerazione si collega la terza parola, qualcosa di più, un vero invito all’azione: AVERE CURA. Nell’intenzione rimanda al motto “I care” tanto caro a don Milani, e dice di considerazione e riguardo, di interesse e diligenza… Avere cura significa dare concretezza al voler bene e si può declinare indipendentemente da ruoli o mansioni; è importante che sia, ai vari livelli, consapevolezza dei piccoli e dei grandi, degli alunni e dei docenti, dei genitori e dei figli… E se sarà così, sarà sempre più coinvolgente, costruttivo, vivace, libero… studiare e crescere nel nostro Collegio.

PRONTI… VIA!

L’inizio di ogni anno scolastico è unico e irripetibile, se non altro perché, ogni volta, parte del… cast si rinnova.
Ogni prima classe porta con sé cambiamenti e inevitabili emozioni.
Per i più piccoli è davvero il primo giorno di scuola in assoluto, il momento di una prima autonomia da costruire che coinvolge non solo loro ma la famiglia intera, con mamma e papà che vivono in prima persona un momento unico, accompagnandoli fin nella prima classe della loro vita scolastica, aspettandoli sotto il portico con tante cose da raccontare alla fine di questa giornata indimenticabile…
Per i ragazzi delle medie iniziano tre anni di avventura; l’avventura alla scoperta di se stessi e del mondo, l’avventura del crescere… cominciando, magari, da una colazione “magica” insieme…
Le prime superiori sperimentano una nuova responsabilizzazione, in un percorso che li accompagna per cinque anni verso una nuova consapevolezza di sé, verso una… prima maturità che apre la strada verso l’età adulta. A questo primo giorno appartiene il ritrovarsi tutti insieme, accolti dalle parole di incoraggiamento di Rettore e Preside, oltre a una prima scoperta del nuovo ambiente, magari attraverso una “caccia all’immagine” per gli spazi del nostro Collegio…
Per tutti gli altri, per chi non è in prima, sono i giorni del ritrovarsi a raccontarsi qualcosa dell’estate, a spiare i cambiamenti dei compagni, ad allacciare relazioni inattese fino alla settimana precedente…
A tutti voi, ragazzi, ma anche a tutti i vostri docenti che si mettono in gioco per voi e con voi
BUON ANNO SCOLASTICO 2019-2020!!!

FOREVER YOUNG

“Forever Young” è il titolo di una canzone famosissima di Bob Dylan. Per sempre giovane: questo è il sogno di ogni uomo, quello di rimanere sempre giovane. Ma che cos’è la giovinezza e nella vita è possibile rimanere sempre giovani? E’ bene sapere che la giovinezza non è solo un dato anagrafico, ma anche una dimensione dell’anima. Si può essere giovani a 80 anni come Papa Francesco o come il nostro ex rettore Don Luigi Schiatti e si può essere vecchi già a 15 anni.
Chi è allora giovane?
Giovane è chi rimane aperto alla vita, curioso, attento, sempre pronto a stupirsi e ad emozionarsi ancora.
Giovane è chi è disposto a rinnovarsi, a cambiare, chi ha voglia di crescere, di diventare ogni giorno migliore.
Giovane è chi non ha paura ad amare, cerca ancora nella vita la bontà in sé e negli altri.
Giovane è chi non si lascia prendere dalla rabbia, dalla lamentazione, dal disprezzo.
Giovane è chi non si chiude in sé stesso, ma va incontro alla vita e agli altri con curiosità e desiderio.
Ma come rimanere per sempre giovani, forever young?
Papa Francesco nella sua ultima esortazione apostolica “Christus vivit” ci suggerisce la strada.
Scrive: “Gesù, l’eternamente giovane, vuole donarci un cuore sempre giovane, tutto ciò che lui tocca diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di vita!” L’augurio che faccio agli studenti della nostra scuola, ai docenti e a tutto il personale, è quello di vivere con gusto e con intensità il tempo della giovinezza. Che ogni anno scolastico sia un anno nuovo!
Forever Young!

Il rettore, don Guido

Il gruppo docenti del Collegio Ballerini per l’a.s. 2019-2020 riunito al gran completo per augurare BUON ANNO SCOLATICO!
BUONE VACANZE!

È arrivato al termine anche l’anno scolastico 2018-2019.

Rimane ancora qualche giorno di impegno per chi è coinvolto negli Esami di Stato di Secondaria 1°g e Superiori (…a dire il vero, si parla di settimane per i maturandi…); a loro va il nostro caloroso “IN BOCCA AL LUPO!”.

Poi sarà finalmente estate di riposo per tutti.

Auguriamo agli alunni (a uno a uno, mentre scorriamo le foto di classe) e alle loro famiglie un periodo sereno di relazioni intense e di esperienze arricchenti. I giorni dell’estate hanno sempre una ricchezza di vita e di significato, soprattutto per i ragazzi e i giovani; sono momenti preziosissimi di crescita che non devono essere sprecati.

DAVVERO UNA BELLA FESTA

Una splendida giornata di festa, pensata con momenti dedicati a tutte le età, che neanche il tempo incerto ha rovinato.
È stato un vivace pomeriggio di amicizia e divertimento, esposizioni, riconoscimenti e premiazioni, piccoli saggi e assaggi dell’impegno dei nostri alunni, giochi, sport e tanto altro ancora…
Una bella festa condivisa da chi ricorda, sostiene e apprezza il Collegio Ballerini, vissuta insieme con gioia e partecipazione.
La santa messa celebrata da mons. Luigi Schiatti, con gli auguri di tutta la comunità balleriniana per i suoi 60 anni di sacerdozio e per il suo lungo impegno per la nostra scuola, ha raccolto le emozioni dei partecipanti e del celebrante. Riprendiamo dalle sue parole di ringraziamento: “Continuerò a pregare per il nostro caro, carissimo collegio Ballerini, affinché la protezione di Maria SS. lo renda sempre più una significativa scuola cattolica. Auguro a tutti voi di continuare ad impegnarvi generosamente per il bene, anche cristiano, degli alunni. Evviva il Collegio Ballerini!”.
Condividiamo questo pensiero con tutti coloro che erano presenti, con chi sceglie la nostra scuola per i propri figli, con chi torna volentieri per ritrovarsi con gli amici degli anni di studio, con chi ogni giorno si impegna in prima persona, docente o alunno, fra le mura del nostro più che secolare Collegio.
A chiudere in bellezza la giornata il grande buffet, reso possibile dal bel lavoro dei ragazzi dell’Istituto Alberghiero, e il coinvolgente momento finale dell’iniziativa Numeri&Premi, di cui potete verificare l’esito finale cliccando il link sottostante.

NUMERI&PREMI – GLI ABBINAMENTI

Un grazie sincero a tutti coloro che hanno partecipato e vissuto con noi questo bel pomeriggio di Ballerini e a quanti hanno reso possibile tutto questo sostenendo l’impegno organizzativo e il lavoro di preparazione.
A tutti l’arrivederci alla festa del prossimo anno (…anche prima, se volete; noi siamo sempre presenti…), ripetendo insieme “EVVIVA IL COLLEGIO BALLERINI!”.

Buon Compleanno

Beatissimo don Luigi,
buon compleanno da tutti i bambini della Scuola Primaria, soprattutto dai più piccoli, a cui fai conoscere Gesù con semplicità e passione.
Ti auguriamo salute, soddisfazioni e tanta gioia sacerdotale in questo giorno di festa!

 

A questi auguri particolari si aggiungono quelli dell’intera comunità balleriniana:

BUON COMPLEANNO, beatissimo Rettore emerito

Don Luigi Schiatti con i bambini della Primaria, dopo la santa messa nel giorno del suo compleanno