Challenge #iorestoacasae…

Proponiamo alla grande Community del Ballerini e degli Amici del Ballerini l’iniziativa

#iorestoacasae…

Guarda, in questa pagina, il video con l’invito del Rettore

CHE COSA È RICHIESTO?
Racconta o rappresenta un episodio/esperienza/testimonianza di come stai vivendo questo periodo di isolamento. Puoi anche costruire un video con i tuoi familiari o amici, su una situazione reale o giocando con la tua fantasia.

COME PARTECIPARE?
Con un video di max 2 minuti oppure con una foto o un disegno.
Video e/o immagini devono essere inviati via mail a socialnw.ballerini@collegifacec.it.

 

I contenuti raccolti saranno pubblicati sul sito e sui profili social del Collegio Ballerini.
Aspettiamo numerosi i vostri contributi. Teniamoci in contatto!

#BalleriniCommunity

ATTENZIONE!

Accorgimenti da seguire attentamente per la realizzazione del video

– Registra il video con il telefono orizzontale. Il video viene pubblicato su YouTube: se in verticale verrebbe tagliato o rimpicciolito.
– Non inserire musica di sottofondo coperta da Copyright. I siti social fanno rimuovere i video con musiche coperte da Copyright. Cerca musica su siti come questo: https://freesoundtrackmusic.com/.
– Assicurati che il suono non copra le parole.
– Ricordati che il filmato diventa pubblico. Controlla che tutto quello che si vede possa “essere visto”, senza mostrare ambienti, oggetti, persone che richiedano una certa privacy.
– Controlla che il video non contenga contenuto che offenda qualcuno. Questo passaggio lo conoscete a memoria perché richiesto con dovizia di particolari da tutti i siti che ospitano video.

Abbiamo ricevuto…

Il vicerettore Tramezzani ha raccolto e organizzato in un breve video alcuni dei messaggi che ci sono giunti dalle vostre case. Vi ringraziamo… dei vostri grazie, delle parole di sostegno e dei pensieri positivi che avete voluto condividere con noi. Da parte nostra rispondiamo con la conferma della volontà di rimanere in contatto con voi, nel nostro ruolo di scuola impegnata nel propria attività didattica, ma anche e sempre punto di riferimento attivo per i ragazzi e le famiglie che ci hanno scelto. A PRESTO!

Dantedì

Gli alunni della nostra terza Alberghiero B, coordinati dalla prof.ssa Francesca Corbetta, hanno partecipato al flashmob di cui si è fatto promotore il MIUR, in occasione del DANTEDÌ. Ecco il video realizzato per l’evento, durante la lezione in videoconferenza. Si tratta della lettura (un verso a testa) dei vv.94-108 del V canto dell’Inferno di Dante: il video è molto semplice, ma vuole rappresentare il nostro contributo per celebrare Dante ed è stato realizzato esattamente alle 11.30, come richiesto dal flashmob!

Su questa pagina trovate anche il contributo dei ragazzi di seconda Media che, organizzati dalla prof.ssa Marta Somaschini, hanno voluto partecipare alla giornata celebrativa. Ecco il breve video che raccoglie i loro pensieri indirizzati al Sommo Poeta.

Bravi ragazzi e VIVA DANTE!

Vice Tramezzani
Il saluto del Vicerettore Tramezzani

Il messaggio del Vicerettore raggiunge ragazzi e famiglie tutte per necessità ritirate in casa, con il saluto della Comunità Balleriniana. Conferma la vicinanza e la partecipazione e rilancia speranza e fiducia che TUTTO ANDRA’ BENE.

Vice Tramezzani

GIORNATA MONDIALE DELLA FELICITà

Questa giornata si celebra il 20 marzo, ma sembra così lontana, oggi, la felicità. Tutti insieme, però, possiamo ricostruirla; ecco 30 suggerimenti… e un po’ di ripasso d’inglese.

Don Guido Rettore
È NATA L’ASSOCIAZIONE AMICI DEL BALLERINI!

Si è costituita oggi, 2 febbraio 2020, alla presenza del Notaio Francesca Riboldi, l’Associazione Amici del Ballerini, un progetto fortemente voluto e sviluppato da un gruppo di genitori, alunni ed ex-alunni, accolto e sostenuto con entusiasmo dagli organi del Collegio Arcivescovile Ballerini.
Il Consiglio Direttivo è composto da 15 soci fondatori. La carica della Presidenza è ricoperta da Annalisa Orsi, ex alunna del Collegio Ballerini e oggi professionista del Marketing e della Comunicazione, nonché mamma di un’alunna della scuola primaria; alla vice-Presidenza Glauco Longoni, imprenditore e anch’egli ax-alunno.
Già punto di riferimento del territorio come istituzione educativa, culturale e religiosa, il Collegio Arcivescovile Ballerini potrà beneficiare, grazie alla neo-nata Associazione Amici del Ballerini, di una rete di professionisti e volontari, che potranno donare le loro competenze, tempo, passione e risorse per la crescita dei bambini, dei giovani, della Scuola e, con essi, dell’intera comunità locale.

“Vogliamo sostenere e arricchire il ruolo educativo, civico e culturale che il Collegio Arcivescovile Ballerini svolge nel territorio” spiega così Annalisa Orsi il senso dell’Associazione Amici del Ballerini. “Nasce oggi una bella avventura in cui sentirsi tutti protagonisti nel proporre e nel promuovere iniziative a favore dei bambini e dei giovani”.
“Ho tanti bei ricordi degli anni che ho passato da alunno al Ballerini, e oggi voglio restituire a questa scuola qualcosa di quello che mi ha dato” spiega Glauco Longoni, eletto oggi Vice Presidente. Una curiosità: Glauco è un lontano nipote di Don Angelo Longoni, sacerdote di Seregno che, nel lontano 1898 fondò il Collegio.

Don Guido Gregorini, rettore del Collegio Ballerini, intervenuto al cocktail di lancio dell’Associazione, svoltosi proprio nei locali del nuovo ristorante didattico Spoon gestito dagli alunni dell’Istituto Alberghiero, ha voluto sottolineare come l’Associazione Amici del Ballerini aggiunge un elemento importante per la Scuola: “Proprio come ogni edificio, anche la nostra Scuola ha bisogno di tanti mattoni per stare insieme. L’Associazione Amici del Ballerini d’ora in poi sarà uno di questi. Fin dai primi incontri con alcune delle persone che hanno dato vita a questa Associazione ho colto tre elementi che vorrei caratterizzassero sempre le attività di questo gruppo: entusiasmo, serietà, concretezza. Entusiasmo sarà la nostra parola chiave, una parola che deriva dal greco e che significa letteralmente ‘nel respiro di Dio’, una vera e propria esplosione di energia”.
Sono già oltre 70 le persone che, come soci fondatori, hanno dato la loro disponibilità a partecipare alle attività dell’Associazione e la campagna associativa è appena iniziata. La stessa notaio, Francesca Riboldi, che ha seguito la redazione dell’atto costituto e dello statuto associativo, racconta di essere ex-alunna del Ballerini, avendo frequentato l’Istituto Alberghiero.

Anche Monsignor Bruno Molinari ha voluto portare il proprio augurio di buon cammino, ricordando l’importanza della figura dell’Arcivescovo Ballerini, rimasto a Seregno per 30 anni, persona semplice e umile, grande uomo di cultura e di fede. Allo stesso modo, Don Bruno ha voluto creare un legame tra questa personalità e l’Associazione: un’associazione che nasce in maniera semplice, con l’umiltà di chi si mette in cammino per qualcosa di buono; un’idea che intende dar vita a un nuovo itinerario culturale per il Collegio e per l’esterno; animata da uno spirito di fede che si vuole testimoniare, prima ancora di insegnare.

Per maggiori informazioni e per aderire

amicidelballerini@gmail.com

Il Consiglio Direttivo con il Rettore del Collegio, Don Guido Gregorini, e il Prevosto di Seregno, Mons. Bruno Molinari
La presidente Annalisa Orsi alla firma dell’atto costitutivo dell’Associazione Amici del Ballerini
Foto di gruppo in cortile con parte della dirigenza balleriniana: Roberto Pagani, preside, Elisabetta Silva, vicerettore Primaria, Stefano Tramezzani, vicerettore Liceo
Il nostro saluto ad Antonio

Con profondo dolore apprendiamo che, nella notte di sabato, il nostro caro prof. Antonio Zambrano è andato in Paradiso.

Tutta la comunità del Collegio si stringe in preghiera attorno alla sua famiglia.
I funerali si terranno lunedì 20 gennaio, alle ore 15.30, presso la Chiesa Prepositurale di SS. Ambrogio e Simpliciano a Carate Brianza, Piazza IV Novembre 16.

In questa pagina lo ricordiamo anche con qualche immagine della scorsa primavera: in Collegio, con i suoi ragazzi d sala durante la visita del Card. Ernest Simoni, e con i colleghi e gli alunni che ha “guidato” nella sua amata Napoli, per la loro gita di più giorni.

POSSIBILITà DI INCONTRO PERSONALE

Avete partecipato alle serate di presentazione delle nostre scuole o all’Open Day, ma volete approfondire la conoscenza?

Non avete avuto occasione di venire a conoscere il nostro Collegio, ma volete informarvi sulle sue proposte scolastiche?

Potete contattare via mail il referente del settore a cui siete interessati (cliccate sui nominativi indicati scuola per scuola) per concordare un incontro personale, durante il quale riceverete informazioni e chiarimenti necessari e avrete l’opportunità di visitare il nostro Collegio.

La vita è un dono…

Carissimi,
ai più sinceri auguri di un lieto Natale e di un sereno 2020, anche quest’anno desidero aggiungere un pensiero più sostanzioso, la lettera che don Stefano, un mio caro amico prete missionario in Zambia, ha inviato a fine novembre a tutti i suoi amici in Italia.
Come sempre fanno i missionari, anche questo scritto allarga gli orizzonti e ci invita a vedere il mondo in un altro modo, più vero, più cristiano.
Per chi cerca un Natale meno superficiale… buona lettura!

Il Rettore Don Guido Gregorini

26 novembre 2019
Non è stato facile svuotare le valige al ritorno dall’Italia. Sono rimaste qualche giorno aperte e vuote in camera poi le ho messe nello sgabuzzino pensando che dovrà passare un anno prima di ritirarle fuori. Dovendo prepararle prima nella versione Zambia to Italia e poi Italia to Zambia ho potuto fare una interessante constatazione: in entrambi i casi contenevano solo regali. Partendo per l’Italia c’erano tutti i regali per gli amici italiani e tornando in Zambia avevo esattamente il massino del peso consentito (23 kg per due valige) tutti di regali ricevuti per me (Toscani di ogni tipo e taglia introvabili in Zambia, alimentari made in Italy, una bellissima cassa per la musica e qualche libro) e per la gente di qui (un intero campionario di magliette di tutte le squadre NBA, cappelli di lana fatti a mano, palloni per ogni sport…). Che bel mestiere quello di FedEx di doni: permette di gustarsi la doppia gioia di chi dona e di chi riceve.
Mi sembra una buona immagine di cosa sia la missione e quindi la vita cristiana: riconoscere che la vita è un dono perché nasce dall’amore della Trinità e quindi farla diventare dono e suscitatrice di doni. Come si fa a vivere senza aver scoperto questo? La vocazione è esattamente questo: scoprire a chi voglio donare la vita.
Nella cultura zambiana c’è questa bella tradizione: i doni si ricevono sempre con due mani aperte e non con una mano che “arraffa”. Me ne ero dimenticato qualche domenica fa quando durante la Messa c’era una lunga fila di donne che, per una occasione speciale, portavano una busta con l’offerta per la parrocchia. Io per far prima ho iniziato a prenderle con una mano mentre con l’altra le tenevo evitando di passarle una a una ai chierichetti. Mi sono subito accorto che c’era qualcosa che non andava dalle loro facce!
Gli zambiani, con la loro semplicità da bambini, sono campioni mondiali di richieste. Non si fanno minimamente problema a chiedere di tutto e in tutte le occasioni. Ireen che fa i mestieri nella nostra casa, quado vede le frittelle che don Roberto compra tutte le settimane per dare da lavorare a una ragazza (buone il primo giorno poi diventano piombo…) non si fa problema a chiederne una e poi ci ricorda che a casa ha tre figli e quindi se ne va sempre con un sacchetto con almeno quattro. Mentre ero in Italia ricevevo molti Whatsapp: “Mi puoi portare un cellulare… un portatile… uno sponsor per l’università… un vedovo” (tutto vero!). Chiedono senza farsi problemi senza nessun rancore se gli dici di no.
I bisogni qui sono tantissimi ed è impossibile rispondere a tutti. Difficile e forse impossibile avere un criterio e pensare di risolvere le questioni applicando una regola perché si uccide la vita. Per adesso mi barcameno per tentativi con la preoccupazione di lasciarmi sempre ferire (e talvolta sono ferite che arrivano alla carne) da chi chiede senza mai diventare un funzionario che ha le sue buone ragioni per dire di no.
Quando ci capita di rispondere a una di queste richieste, specie quando distribuiamo il pacco alimentare in questa stagione di carestia, cerco sempre di dire loro che la cosa più importante quando si riceve un dono è alzare lo sguardo su chi te lo sta dando. Grande è il rischio di prendere e portare via perdendosi il “di più” che è la presenza della persona che ti sta facendo quel dono e la ragione per cui te lo sta facendo.
Questa questione del dono e del bisogno è molto seria anche perché non sempre il dono è colmo di gioia come quando si fanno le valige per le vacanze in Italia ma talvolta costa come quando si fanno le valige per tornare in Zambia. L’altra faccia del dono è infatti il sacrificio. In questi giorni abbiamo letto un Vangelo che per me è uno dei più belli e commoventi: l’obolo della vedova lodata da Gesù perché “nella sua miseria ha gettato tutto quello che aveva per vivere”. Pare proprio che la questione non sia quanto si dona ma il fatto che o si dà tutto oppure non conta. Insomma, veramente “o la borsa o la vita” (se non doni la borsa non salvi la vita) o per dirla col Vangelo “chi perderà (non un bel verbo alle nostre orecchie) la propria vita per causa mia e del Vangelo la salverà”. Frasi incomprensibili sulla carta ma che spero questo secondo anno di missione mi aiuti a capire un po’ di più.
A presto (“solo” un anno)                          ds

 

Marko Ivan Rupnik – Natività (mosaico) – Battistero Cattedrale di San Sebastiano – Bratislava (Slovacchia)