Gesù, presenza reale…


...che cambia la nostra vita
...che cambia la nostra vita

GUARDIAMO GESÙ, PER RITROVARE LA NOSTRA UMANITÀ

Nel contesto drammatico della guerra nel Medio Oriente, nella quale due popoli si stanno massacrando in nome della giustizia e della pace, c’è stato un fatto per quanto piccolo, che per noi cristiani è alquanto significativo. Il patriarca latino di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa, dopo aver condannato duramente gli attacchi di Israele sui civili della striscia di Gaza, si è reso disponibile a dare sé stesso in cambio dei bambini israeliani presi in ostaggio dai terroristi di Hamas. “Io sono pronto – ha detto – Qualsiasi cosa. Se questo può portare alla libertà e portarli a casa, da parte mia disponibilità assoluta”. Questo gesto dice meglio di tante parole, qual è la posizione del cristiano. In un tempo in cui sembra che ci si debba sempre schierare, identificare il nemico e combatterlo, il cristiano sceglie di stare con le vittime, che stanno da una parte e dall’altra. Come Gesù ha fatto, scegliendo di stare dalla parte degli ultimi, dei deboli, dei poveri, dei bambini, delle donne, dei malati. Alla domanda dov’è Dio rispetto a quello che sta accadendo, Pizzaballa ha risposto: “La domanda è: dov’è l’uomo? Cosa abbiamo fatto della nostra umanità?” Anche noi, che non siamo immersi nella tragedia di una guerra, dobbiamo tenere sempre viva questa domanda: cosa abbiamo fatto della nostra umanità? La prima cosa che ci è chiesta nella vita è di non perdere la nostra umanità. “Che cosa guadagna l’uomo, se conquista il mondo intero, ma poi perde la sua anima?” (Mc 8,36) La Bibbia più volte ci ricorda il pericolo dell’indurimento del cuore: il rischio di lasciare che la rabbia, l’odio, la vendetta prendano il sopravvento in noi e attorno a noi.
Il patriarca ci suggerisce una strada fondamentale per custodire il nostro cuore e non perdere la nostra umanità: guardare Cristo. Queste le sue parole: “Per riscoprire l’umanità dobbiamo innanzitutto guardare Cristo, che è l’uomo concreto. Altrimenti restiamo nel vago, nell’astratto. Gesù come presenza reale che cambia, che tocca la nostra vita”. Natale è un invito innanzitutto a guardare il Dio fatto uomo, stare in silenzio e contemplare Gesù bambino che giace in una mangiatoia. Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, ci rivela la verità di Dio e la verità dell’uomo. Per questo a scuola con i ragazzi delle medie e delle superiori abbiamo riflettuto sulle beatitudini che sono i tratti fondamentali dell’umanità di Cristo. Qualcuno ha definito questa pagina di Vangelo la carta d’identità del cristiano. Gesù è l’uomo delle beatitudini, colui che per primo le ha vissute, le ha incarnate e ha dato loro un significato divino. Le beatitudini sono considerate la via che conduce alla pienezza della gioia e della pace. La riscoperta del Natale sia per ciascuno di noi l’occasione di ritrovare in Cristo la sorgente della vera pace e della vera gioia, l’inizio di una nuova umanità.

Don Guido Gregorini

BUON NATALE A TUTTI!

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