UN CORTILE PER…


...pregare, riflettere, "fare" scuola
...pregare, riflettere, "fare" scuola

Abbiamo raccolto le motivazioni che ci hanno condotto a dedicare a mons. Luigi Schiatti il cortile del Collegio Ballerini.
Sono considerazioni che raccontano di uno spazio voluto e vissuto intensamente, lasciato “in eredità” perché la sua bellezza continui ad accogliere e favorire l’incontro e il confronto, la condivisione e la conoscenza, la riflessione e la spiritualità.

I colori delle istallazioni riprendono i colori del logo del Collegio e gli accostamenti non sono casuali: il riferimento è alla Teoria espressionistica dei colori (in Arte del colore di Johannes Itten) che associa il giallo a intelligenza e sapere (…RIFLETTERE), il blu a spiritualità e fede (…PREGARE), il verde – fusione di giallo e blu – a fecondità e soddisfazione, alla realizzazione (…“FARE SCUOLA”).

L’idea di aula all’aperto nasce con l’intento di arricchire e utilizzare al meglio le potenzialità del luogo, già di per sé accogliente e ordinato da un disegno formale articolato e vario.
Tale contesto rendeva opportuno non tanto l’inserimento di una struttura predefinita e statica, quanto la realizzazione di uno strumento funzionale e risolto che consente di delineare spazi classe fluidi e variabili, scegliendo opportunamente angoli e situazioni diverse e funzionali al momento (pensiamo alle zone di ombra-luce) e alle necessità didattiche.
Il tutto è risolto da una seduta (…o piano di appoggio…) essenziale, solida, realizzata con materiali adeguati, disponibile in numero sufficiente al gruppo classe. Questo semplice oggetto consente di strutturare il “fare scuola” in un contesto libero e informale, che favorisce la possibilità di una diversa esperienza di didattica che, modificando la posizione e l’interazione alunno-docente, apre a una nuova dimensione emotiva e relazionale.

Con la pubblicazione postuma degli ultimi due scritti di mons. Schiatti è ora completa la Collana GOCCE

Don Luigi schiatti ha sempre considerato il testo scritto strumento indispensabile per il pensiero, innanzi tutto per dare ordine alle idee, fermandole in punti e passaggi, poi per poterlo conservare e diffondere, consentendo ad altri di percorrerlo e condividerlo. Per lui la scrittura è stato esercizio quotidiano, allenamento della mente, finché le forze glielo hanno permesso (e anche un po’ oltre…). Da questo costante lavoro, durante gli anni trascorsi da “Rettore emerito”, è nata la collana “Gocce”, agili libretti spirituali (autoprodotti) che potete trovare raccolti in versione digitale sul sito issuu.com.

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