HANNAH ARENDT


Risvegliare la libertà, comprendere il male
Risvegliare la libertà, comprendere il male

Hannah Arendt non è stata solo una straordinaria filosofa della politica; è stata una testimone, una sopravvissuta e un’instancabile interrogatrice del suo tempo. Le sue riflessioni più celebri non sono nate in una torre d’avorio, ma dall’esperienza diretta di un’esistenza avventurosa, appassionata e segnata dalla tragedia dell’olocausto e dell’esilio. Dalle aule universitarie della Germania al dramma della fuga, la sua vita è stata la prima, fondamentale “materia” del suo pensiero.

Venerdì 14 novembre alle ore 21.00, presso il Collegio Ballerini, don Guido Gregorini, Rettore del Collegio, e il professor Luca Frigerio, docente di filosofia e storia, ci aiuteranno a conoscere una delle più grandi personalità intellettuali del XX secolo e come il suo pensiero possa essere ancora oggi una formidabile chiave di lettura per affrontare le sfide della nostra attualità.

Don Guido metterà in risalto il contributo positivo di Hannah Arendt in un’epoca buia, attraversata dalla catastrofe della guerra e dei totalitarismi. La Arendt ci ricorda che l’essere umano, in quanto “nato”, possiede la facoltà radicale di iniziare qualcosa di nuovo, di spezzare la catena della necessità. È nella nostra natalità che risiede la nostra libertà e la speranza per il mondo.

Il Professor Frigerio, docente di filosofia e storia, presenterà il celeberrimo testo “La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme”. Un’opera che ha sconvolto il dibattito etico e politico, mostrandoci come gli orrori della storia non siano sempre il frutto di menti diaboliche, ma possano nascere dall’assenza di pensiero, dall’ottusa esecuzione di ordini. Una riflessione cruciale sulla responsabilità individuale che ci riguarda tutti.

Vi invitiamo a scoprire e a confrontarvi con una delle menti più lucide, scomode e decisive del secolo scorso.

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