Pasqua 2021


Il pensiero e l'augurio del Rettore
Il pensiero e l'augurio del Rettore

Nel cuore di ogni persona trova dimora una virtù che si chiama speranza: non si sa da dove arriva e perché, ma è presente, reale, operante.
Anche se tutto attorno a noi sembra contraddire questa virtù, anche se il mondo sembra volerla soffocare, c’è nel cuore dell’uomo una voce che non si può zittire e dice: spera, non smettere di sperare!

La Bibbia usa l’espressione “sperare contro ogni speranza”, che significa sperare contro ogni avversità, contro ogni circostanza negativa, quando ogni realtà sembra deludere. Non smettere di sperare.
C’è nel cuore dell’uomo una speranza inguaribile, testarda, ostinata! Dall’anima di ogni uomo sale una voce che dice: non devi temere, andrà tutto bene, continua a credere nella vita! E anche la vita attorno a noi, persino la natura che non smette di rinascere ancora, ci richiama a questa grande virtù che è la speranza. Dopo la notte arriva il giorno, dopo l’inverno la primavera. C’è una luce che ritorna a brillare, una vita che rinasce nel suo splendore.

In una pagina splendida del suo diario, Anna Frank racconta che dalla sua soffitta sente i rumori della guerra avanzare e la tragedia incombere; eppure, quando guarda il cielo azzurro sopra di lei, non può che tornare a sperare e attendere giorni migliori.

Ma questa speranza che abita nel cuore dell’uomo è solo un’intuizione, un’emozione, una parola buona per rassicurarci nel tempo della paura? Oppure qualcosa di più?
E, soprattutto, questa speranza è solo nel cuore dell’uomo o c’è qualcosa o qualcuno al di fuori di noi che custodisce questa attesa e promessa di bene?
Abbiamo un alleato straordinario, potente di questa speranza e il suo nome è Gesù. Lui che morendo ha vinto la morte, ci ha donato una speranza affidabile, che non verrà mai meno.
La speranza che viene da Dio, attraverso Gesù, incontra la nostra speranza e le dà consistenza, solidità, forza.

E allora, a partire da questo dono, possiamo tornare a guardare con positività la vita.
Ogni persona, che sia giovane o che non lo sia più, ha bisogno ultimamente di una cosa: la certezza della positività della sua vita. I nostri bambini, i nostri ragazzi sono fatti di speranza, ma hanno bisogno di aver accanto degli adulti che la confermino ogni giorno con la vita.
“Cristo risorto!” è l’affermazione più grande della positività del reale.

L’augurio è che ciascuno di noi possa rimanere fedele alla voce della speranza che porta nel cuore, possa incontrare Colui che dà consistenza e certezza a questa speranza e, soprattutto, possa diventare per gli altri testimone di speranza in un mondo che sembra lasciarsi andare al pessimismo e alla rassegnazione.
BUONA PASQUA!

Seregno, 31 marzo 2021

Il Rettore Don Guido Gregorini

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